La Cassazione torna sulla responsabilità medica da ritardo nella diagnosi. La Corte, invero, ha ritenuto che la ritardata diagnosi non possa che incidere negativamente sulla qualità di vita del paziente, in quanto nell’arco di tempo intercorrente tra la diagnosi omessa o errata e quella esatta, il paziente ha dovuto patire uno stato di sofferenza psicofisica, senza alcun minimo beneficio. La carenza di informazioni sull’effettivo stato di salute del paziente al momento delle prime dimissioni, è inoltre incompatibile con l’affermazione successiva in base alla quale la sua situazione non si era aggravata nel tempo tra l’inizio del primo e del secondo ricovero. I dati clinici mancanti sarebbero sempre rilevanti anche sul piano probatorio attesa la loro natura oggettiva e scientifica, per fondare ogni ipotesi di responsabilità. Il paziente, nell’ipotesi in cui gli venga correttamente e tempestivamente diagnosticata una patologia che possa comportare anche un esito infausto, è posto nelle condizioni non solo di scegliere quale iniziativa adottare per il periodo corrente tra la diagnosi e l’esito purtroppo infausto, secondo conoscenze scientifiche, ma anche di programmare il suo vivere e, quindi, di ottimizzare le sue attitudini psicofisiche.
Post correlati
La Corte di Giustizia si pronuncia su una normativa nazionale che consente al datore di lavoro di assoggettare il lavoratore esposto ad un rischio biologico ad un obbligo vaccinale (CGUE, Decima Sezione, 12 gennaio 2025, C-219/24)
2 Luglio 2025
La Corte di Giustizia si pronuncia sulle condizioni di ingresso e di soggiorno dei cittadini di paesi terzi per motivi di studio(CGUE, Decima Sezione, 19 giugno 2025, C-299/23)
2 Luglio 2025
La Corte di Cassazione si pronuncia in tema di adozione da PMA: l’adozione da parte del genitore sociale è possibile anche qualora quello biologico ritratti il proprio consenso (Cassazione Civile, ord. 17 giugno 2025, n. 16242)
2 Luglio 2025
Divieto temporaneo di espulsione anche per il convivente more uxorio della donna che abbia appena partorito (Cassazione Civile, ord. 16 giugno 2025, n. 16079)
2 Luglio 2025
Va sanzionato il dipendente che molesta la collega sul luogo di lavoro (Cassazione Civile, ord. 11 giugno 2025, n. 15549)
2 Luglio 2025