Il saggio analizza il potere della parola giuridica e le discriminazioni nella lingua del diritto, mettendo in risalto il rapporto tra linguaggio descrittivo e linguaggio prescrittivo, spesso causa di nuove disuguaglianze. Nella seconda parte del brano, invece, si analizzano i nuovi strumenti di interpretazione del diritto con particolare riferimento ai modelli di intelligenza artificiale e ai rischi per il principio di non discriminazione. Per un ripensamento delle tradizionali teorie dell’ermeneutica giuridica.
The essay analyses the power of the legal language, focusing on the differences between descriptive and prescriptive grammar and its effects on social disparities and inequalities. In the second section, the article tries to study the new tools of legal interpretation, with strong attention to AI models and its results on the non-discrimination principle. In the end, there are some considerations to modernise the traditional theories of legal hermeneutics.