L’articolo analizza le conseguenze risarcitorie derivanti dalla violazione del diritto fondamentale di ciascuno di noi all’autodeterminazione della pianificazione familiare, che si verifica quando, per un fatto altrui, nasce un figlio non voluto. In questi casi, il figlio può considerarsi un danno e a quali condizioni e che tipo di danno è risarcibile? Vengono, quindi, approfonditi anche i problemi relativi alla quantificazione del danno e all’individuazione dei soggetti che possono chiedere il risarcimento, se solo la madre o anche il padre e i fratelli del bimbo non voluto. Accanto alla tradizionale ipotesi di filiazione indesiderata per errore sanitario, infine, si esamina una ipotesi particolare e ancora molto discussa e cioè quando la donna, in occasione del rapporto sessuale, ha volutamente mentito al partner, garantendo di non poter rimanere in cinta.
The article analyses the compensatory consequences of the violation of the fundamental right of each of us to self-determination of family planning, which occurs when, for a fact of others, an unwanted child is born. In these cases, can the child be considered as a damage and under what conditions and what kind of damage is it eligible for compensation? Therefore, the problems relating to the quantification of the damage and the identification of the persons who can claim compensation, if only the mother or even the father and brothers of the unwanted child, are also examined in depth. Finally, next to the traditional hypothesis of unwanted parentage due to medical error, a particular and still much discussed hypothesis is examined, that is, when the woman, during sexual intercourse, has deliberately lied to her partner, guaranteeing that she cannot remain pregnant.