In vista di possibili riforme della gestione del servizio idrico (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, Memoria n. 1/2019/IDR del 9 gennaio 2019)

L’ARERA ha reso una memoria per l’audizione presso la VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati, in merito alle proposte di legge AC 773 e AC 52. La prima conferma la natura del servizio idrico quale servizio pubblico locale di interesse economico generale e individua, quale modalità di affidamento prioritaria, quello “diretto a favore di società interamente pubbliche”. La seconda lo definisce invece come servizio pubblico locale di interesse generale non economico e lo affida soltanto ad enti di diritto pubblico. Oltre a presentare rilievi sui contenuti delle proposte (a partire dalla questione del finanziamento degli investimenti), l’Autorità segnala emergere con sempre maggiore evidenza quello che si potrebbe chiamare Water Service Divide (cresce cioè il divario tra Nord e Centro, da una parte, Sud ed Isole, dall’altra, quanto alla fruizione dei servizi idrici e alla realizzazione degli opportuni interventi). Fatto questo di non secondario rilievo, dal momento che in gioco è l’effettività della tutela del diritto all’acqua.

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