L’articolo parte dal presupposto che il concetto di legge non coincide con quello di diritto; quest’ultimo è insito nella natura umana e da essa promana, mentre l’ordinamento giuridico è fatto sempre da uomini, creature segnate dal limite. Ne consegue che l’obiezione di coscienza, rispondendo all’esigenza di obbedire al “Diritto”, è diritto inalienabile della persona umana. Secondo l’Autore il vero problema sta proprio nella determinazione dei limiti che permettono di equilibrare libertà personale e autorità pubblica, interessi del singolo cittadino e dell’intera collettività.
The article departs from the difference between law and justice and affirms that the objection of conscience is fundamental right of the human. According to the author the true problem is really in the determination of the limits for balance personal liberty and public authority affairs of the single citizen and the whole collectivity.