Violazione di domicilio da parte del coniuge di fatto non più convivente (Cass. pen., Sez. V, 2 febbraio – 16 marzo 2023, n. 11242)

Ai fini dell’integrazione del delitto di violazione di domicilio, quando soggetti coinvolti siano coniugi in via di separazione, ciò che rileva è il dato oggettivo della cessazione della convivenza, senza che alcun rilievo assuma il provvedimento di omologa giudiziale. È noto, invero, come l’art. 158 c.c. preveda che la separazione non ha effetto per il […]

L’organizzazione o l’abitualità nello spaccio di sostanze stupefacenti non è in astratto incompatibile con l’ipotesi di lieve entità (Cass. Pen., sez. VI, sent. 2 febbraio – 21 marzo 2023, n. 11896)

In tema di sostanze stupefacenti, la valutazione degli indici normativi deve necessariamente essere complessiva, nel senso che essi non possono essere utilizzati dal giudice alternativamente, riconoscendo od escludendo la lieve entità del fatto anche in presenza di un solo indicatore di segno positivo o negativo, a prescindere dalla considerazione degli altri, ma, ad un tempo, […]

Qualche precisazione sul concetto di satira e la sua differenza con il diritto di critica (Cass. Pen., sez. V, sent. 2 febbraio – 22 marzo 2023, n. 12101)

Diversamente dalla cronaca e dalla stessa critica, la satira è sottratta al parametro della verità, in quanto esprime mediante il paradosso e la metafora surreale un giudizio ironico su un fatto, ma, per la giurisprudenza di legittimità, rimane assoggettata al limite della continenza e della funzionalità delle espressioni o delle immagini rispetto allo scopo di […]

Ne bis in idem: la Suprema Corte ribadisce il criterio dell’idem factum enunciato dalla Consulta (Cass. Pen., sez. III, sent. 7 febbraio – 22 marzo 2023, n. 12005)

Una corretta verifica dei presupposti per l’applicazione del ne bis in idem, come sopra delineati, presupponga, in primis, l’accertamento relativo alla identità del fatto oggetto dei due diversi procedimenti, intesa come coincidenza di tutte le componenti della fattispecie concreta. Si tratta di un accertamento imprescindibile che deve precedere l’ulteriore esame della ricorrenza degli altri presupposti […]

È lecita la confisca per equivalente disposta in assenza di preventivo sequestro senza la notifica dell’avviso di pagamento del debito tributario, se antecedente al d.lgs. n. 150 del 2022. (Cass. Pen. Sez. III, 28 ottobre-28 novembre 2022, n. 45120)

Prima dell’entrata in vigore del Dlgs n. 150/2022 (in “Gazzetta Ufficiale” del 17 ottobre 2022) la confisca per equivalente disposta in assenza di preventivo sequestro è da considerarsi legittimamente disposta anche se non è stata preceduta dalla notifica dell’avviso di pagamento del debito tributario. A nulla vale che da settembre 2021 sia stata varata la […]

Reato di evasione e confini dell’abitazione: una definizione della Suprema Corte (Cass. Pen., sez. VI, sent. 4 ottobre – 22 novembre 2022, n. 44425)

Agli effetti dell’art. 385 c.p. deve intendersi per abitazione lo spazio fisico delimitato dall’unità abitativa in cui la persona conduce la propria vita domestica, con esclusione di ogni altra pertinenza, ad eccezione di quegli ambiti parzialmente aperti (balconi, terrazzi) o scoperti (cortili interni, chiostrine) che costituiscano parte integrante dell’unità immobiliare, in quanto la detenzione domiciliare […]

L’intempestiva denuncia di maltrattamenti non è di per sè idonea a creare un ragionevole dubbio circa l’esistenza del delitto (Cass. Pen., sez. VI, sent. 4 ottobre – 22 novembre 2022, n. 44427)

In presenza di un quadro probatorio pienamente affidabile, la mera circostanza che la persona offesa non abbia inteso tempestivamente denunciare le condotte maltrattanti non è un elemento idoneo, di per sé, a far sorgere il ragionevole dubbio circa la commissione del reato. Rientra, infatti, nell’ordinaria dinamica delle relazioni familiari segnate da condotte di maltrattamento il […]

Un’ipotesi di confine tra tentativo e consumazione nel delitto di violenza sessuale (Cass. Pen., sez. III, sent. 15 luglio – 7 novembre 2022, n. 41818)

Con riferimento al reato di violenza sessuale, è configurabile il tentativo del reato, previsto dall’art. 609 bis c.p., in tutte le ipotesi in cui la condotta violenta o minacciosa non abbia determinato una immediata e concreta intrusione nella sfera sessuale della vittima, poiché l’agente non ha raggiunto le zone intime (genitali o erogene) della vittima […]