Diritto al silenzio, soluzioni interpretative e controlimiti: la Corte costituzionale chiama in causa la Corte di giustizia

Il contributo propone un’approfondita riflessione su una pronuncia della Corte costituzionale doppiamente innovativa, innanzitutto, perché si occupa di diritto al silenzio – che è una tipica garanzia riconosciuta alle persone accusate di un reato – nella diversa prospettiva del procedimento amministrativo di irrogazione delle sanzioni CONSOB; in secondo luogo, perché affronta il tema in ottica “europea”, provocando l’intervento della Corte di giustizia e sollecitando quest’ultima nella sua veste di giudice dei diritti.

The paper proposes a deepened reflection about an important and original ruling of the Italian Constitutional Court. The original approach of the Italian Constitutional Court consists in dealing the right to be in silence – that is a guarantee which protects people from being compelled to give testimony that could incriminate them – in the perspective of the regulatory and financial sanctions provided by the Administrative law and not in the perspective of Criminal law and procedure rules. Moreover, the Court’s assessment is innovative because it faces the right to be in silence in the E.U. Law dimension, causing the judgement of the Court of Justice of the European Union and considering this judge as a “guardian” of fundamentals rights.

Guerino Fares Autore