I Giudici di Strasburgo hanno dichiarato inammissibile il ricorso proposto dai genitori di Charlie Gard poiché non spetta alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo sostituirsi alle competenti autorità nazionali, tenuto conto del considerevole margine di apprezzamento che gli Stati hanno nella sfera dell’accesso alle cure sperimentali per malati terminali e nei casi che sollevano delicate questioni morali ed etiche. In Inghilterra esiste una legislazione, compatibile con la Convenzione europea dei diritti umani, che regola sia l’accesso ai trattamenti sperimentali che la sospensione dei trattamenti per tenere in vita qualcuno; le decisioni dei tribunali inglesi sono state meticolose e accurate, riesaminate in tre gradi di giudizio con motivazioni chiare ed estese tali da giustificare le conclusioni a cui sono giunti i giudici. Di conseguenza, la Corte non ha individuato alcun elemento idoneo a ritenere che tali decisioni possano costituire un’interferenza arbitraria o sproporzionata.
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