Coppie gay: condannata l’Italia per il mancato riconoscimento delle unioni civili. (CEDU, sez. IV, sentenza del 21.7.2015 ric. n. 18766/11 e 36030/11 )

La Corte di Strasburgo ritiene che, in assenza di matrimonio, le coppie dello stesso sesso, come le ricorrenti hanno un particolare interesse ad ottenere la possibilità di entrare in una forma di unione civile o partenariato registrato, dal momento che questo sarebbe il modo più appropriato in cui potrebbero avere il loro rapporto legalmente riconosciuti e che garantirebbero loro la protezione in questione – nella forma di diritti fondamentali rilevanti per una coppia in una relazione stabile e impegnata – senza inutili ostacoli.
Pertanto, considerato che la tutela legale attualmente disponibile in Italia per le coppie omosessuali non solo fallisce nel provvedere ai bisogni chiave di una coppia impegnata in una relazione stabile, ma non è nemmeno sufficientemente affidabile, la previsione di un’unione civile o una partnership registrata sarebbe il modo più adeguato per riconoscere legalmente le coppie dello stesso sesso.

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