La Corte Edu si pronuncia sul caso riguardante la detenzione preventiva del ricorrente, disposta a seguito dell’esclusione della responsabilità penale per una serie di presunti reati in ragione del suo disturbo mentale (schizofrenia paranoide). I Giudici di Strasburgo hanno ritenuto che non fossero state assicurate cure adeguate al ricorrente durante la sua detenzione, con conseguenze negative sulla sua salute (confusione e paura), in violazione dei suoi diritti. La Corte ha ritenuto che le violazioni non fossero imputabili esclusivamente alla situazione personale del ricorrente, ma fossero il risultato di un problema strutturale del sistema carcerario portoghese. Di qui il riconoscimento, all’unanimità, della violazione degli artt.3 (divieto di trattamenti inumani e degradanti) e 5 § 1 (diritto alla libertà e alla sicurezza) della Cedu, con conseguente esortazione allo Stato portoghese di porre in essere misure volte a garantire condizioni di vita adeguate e trattamenti idonei e personalizzati per i soggetti malati di mente.
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