La Corte Edu si pronuncia sul caso riguardante l’estradizione di un cittadino messicano negli Stati Uniti, dove, secondo il ricorrente, rischierebbe la condanna all’ergastolo senza condizionale. I Giudici di Strasburgo hanno ritenuto che il ricorrente non avesse fornito prove sufficienti a dimostrare la sussistenza di un rischio reale di una condanna all’ergastolo senza condizionale in caso di estradizione e condanna del medesimo negli USA e che la sua estradizione non violerebbe il divieto di trattamenti inumani o degradanti ai sensi dell’art.3 della Convenzione.
Post correlati
Motivazione delle ordinanze cautelari personali e valutazione delle esigenze cautelari operata attraverso il richiamo ad altri atti del procedimento (Cassazione penale, sez. II, 19 luglio 2024 – 22 luglio 2024, n. 30005)
26 Settembre 2024
Nei reati perseguibili a querela la sussistenza della volontà di punizione da parte della persona offesa non richiede formule particolari (Cass. Pen. Sez. II, 25 giugno-5 luglio 2024, n. 26506)
26 Settembre 2024
Diniego di accesso ai programmi di giustizia riparativa, l’ordinanza di rigetto può essere impugnata unitamente alla sentenza nel solo caso di reati perseguibili a querela soggetta a remissione (Cass. Pen. Sez. III, 7 giugno-27 agosto 2024, n. 33152)
26 Settembre 2024
La Corte di Giustizia si pronuncia in tema di politica in materia di asilo e di immigrazione (CGUE, Nona Sezione, 12 settembre 2024, C-352/23)
26 Settembre 2024
Il Consiglio di Stato si pronuncia sul bilanciamento degli interessi nel caso di ritiro della licenza di porto d’armi (Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza 13 settembre 2024, n. 7545)
26 Settembre 2024