La CEDU su libertà di associazione sindacale letta alla luce della libertà di espressione (CEDU, sez. I, sent. 2 giugno 2022, ric. n. 59402/14)

La Corte Edu si pronuncia sul caso della sig.ra XXXXX, addetta al controllo del traffico aereo per una società statale e presidente del suo sindacato, sottoposta a misure disciplinari per le dichiarazioni rese in materia di sicurezza del volo in una lettera destinata ai funzionari statali che
controllavano il suo datore di lavoro. La Corte ha ritenuto le misure adottate nel suo caso – in particolare l’indagine disciplinare, la sospensione, l’inattività forzosa ed infine il licenziamento – non proporzionate al legittimo scopo di proteggere i diritti del suo datore di lavoro e, quindi, non “necessarie in una società democratica”. Ha, inoltre, rilevato che i tribunali nazionali non avevano giustificato la necessità di tenere il procedimento civile a porte chiuse, senza udienza pubblica, e di non pronunciare o rendere pubblicamente disponibili le sentenze, nonostante la grande necessità di un controllo pubblico su casi come quello di specie. Di qui la rilevata violazione del diritto alla libertà di associazione (art.11) letto alla luce del diritto alla libertà di espressione ex art. 10 CEDU.

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