Tutela dell’ambiente e Costituzione.  Il Magistero di Papa Francesco e l’impegno etico del giurista. (Parte Prima – La legge costituzionale n. 1 del 2022 tra “vecchi” e “nuovi” bilanciamenti)

Il seguente contributo analizza, nella parte prima, la recente legge costituzionale n. 1/2022 di modifica degli artt. 9 e 41 Cost., evidenziandone la portata innovativa nel contesto del costituzionalismo ambientale. Viene effettuata una disamina del novellato art. 9 – mettendone in luce sia la continuità con gli orientamenti della giurisprudenza costituzionale sia l’inedito riferimento, per il nostro ordinamento, all’interesse delle future generazioni e alla tutela degli animali –, nonché del “nuovo” art. 41, sottolineandone i tratti di novità con riguardo alla legittimazione di nuove forme di programmi e controlli, tenuto conto delle trasformazioni della c.d. costituzione economica e del ruolo del PNRR. La trattazione si apre, poi, nella parte seconda, a questioni di carattere generale, ponendo l’interrogativo dell’esigenza di una “politica nuova”, di fronte alle sfide che la tutela ambientale pone sia al costituzionalismo sia al diritto internazionale pattizio. Il Magistero di Papa Francesco sui temi ambientali, dall’enciclica Laudato si’ alla Fratelli tutti, diviene, infine, l’occasione per interpellare la coscienza etica di ciascuno di noi, a partire dalla comunità dei giuristi, affinché sia chiamata ad immaginare nuove forme di tutela e ad assumere la responsabilità civica nel contribuire a dare piena effettività ai valori costituzionali, così sollecitando i legislatori nazionali ad un radicale cambio di paradigma (come prospettato anche dalla recente proposta di istituzione di un Consiglio Scientifico per il Clima e l’Ambiente).

The following contribution analyses, in the first part, the recent constitutional law n. 1/2022 amending the articles 9 and 41 of the Constitution, highlighting its innovative scope in the context of environmental constitutionalism. It is offered an examination of the amended art. 9 – highlighting both the continuity with the guidelines of the constitutional jurisprudence and the unprecedented reference, for our legal system, to the interest of future generations and the protection of animals –  as well as of the “new” art. 41, underlining the new features with regard to the legitimization of new forms of programs and controls, taking into account the transformations of the so-called economic constitution and the role of the PNRR. The discussion then opens, in the second part, to questions of a general nature, posing the question of the need for a “new policy”, in the face of the challenges that environmental protection proposes both to constitutionalism and to international treaty law. The Magisterium of Pope Francis on environmental issues, from the encyclical Laudato si’ to Fratelli tutti, in conclusion, becomes an opportunity to question the ethical conscience of each of us, starting from the community of jurists, so that it is called to imagine new forms of protection and to assume a civic responsibility in helping to give full effectivity to constitutional values, so inviting the national legislators to a radical change of paradigm (as prospected also by the recent proposal of institution of the Scientifical Council for Climate and Environment).