L’articolo è dedicato alle norme procedimentali che garantiscono le minoranze linguistiche. Nella prima parte del lavoro si riflette sulle forme di tutela valevoli per le minoranze sociali in genere. In democrazia, le minoranze sociali sono anche (fisiologicamente) minoranze entro le assemblee legislative. Si sostiene allora – riprendendo le tesi di Kelsen e Habermas – che, per Costituzione, il principio di maggioranza dovrebbe essere inteso come garanzia di pluralismo sociale, cioè come principio di maggioranza-minoranza: la decisione a maggioranza implica il rispetto della minoranza. Si prendono poi in esame gli specifici strumenti di tutela delle minoranze, distinguendo tra minoranze “qualificate” e “semplici”. Nella seconda parte del lavoro si affronta il tema specifico delle minoranze linguistiche nella Costituzione italiana, con particolare riguardo alle garanzie procedurali nella formazione delle leggi statali e sub-statali. Si sostiene esistere una correlazione tra tali garanzie procedurali e quelle sostanziali offerte dalla legislazione.
The paper concerns procedural guarantee for linguistic minorities. In the first half of the essay instruments of protection for all social minorities are studied. In democracy, social minorities are (physiologically) minorities within legislative assemblies. It is argued – moving from the thesis of Kelsen and Habermas – that, under the Italian Constitution, the majority rule may be considered as a guarantee for social pluralism, that is to say as a principle of “majority-minority”: the majoritarian decision implies the respect for minorities. Specific tools of minorities protection are then analyzed, with a distinction between qualified and simple minorities. In the second half of the essay, the particular theme of linguistic minorities is examined, with main regard to the procedural guarantees in the approbation of statal and regional laws. It is argued the existence of a correlation between procedural guarantee and substantial ones offered by legislative acts.