La Corte Edu si pronuncia sul caso riguardante un cittadino israeliano rimasto paralizzato dopo essere stato operato in un ospedale di Lubiana dal ricorrente, noto neurochirurgo, ed il conseguente processo sia in Israele che in Slovenia. La Corte ha ritenuto che, prima di riconoscere le sentenze israeliane che dichiaravano il ricorrente responsabile di gravi danni medici ed assegnavano al suo ex paziente più di 2 milioni di euro, i tribunali sloveni avrebbero dovuto debitamente accertarsi dell’equità del processo in Israele, accertamento non effettuato nel caso di specie. In particolare, i Giudici di Strasburgo hanno ritenuto sussistere problemi riguardanti la raccolta di prove (non erano stati ascoltati testimoni cruciali come il personale dell’ospedale ed un esperto di diritto sloveno e le loro dichiarazioni erano state escluse dal fascicolo). Di qui l’accertata violazione dell’art. 6 § 1 della Convenzione.
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