La CEDU sull’inefficacia delle procedure interne per far valere le responsabilità mediche (CEDU, sez. III, sent. 30 agosto 2022, ric. n. 21854/18)

La Corte Edu si pronuncia sul caso di una donna rumena che, dopo aver subìto la rimozione chirurgica del seno sulla base di una errata diagnosi di cancro, ha inutilmente perseguito le vie di ricorso interne a sua disposizione per far valere la responsabilità dei medici. I Giudici di Strasburgo hanno rilevato la lentezza e macchinosità delle procedure in essere nell’ordinamento giuridico rumeno, che non hanno consentito l’accertamento delle circostanze di fatto, avendo comportato l’intervento della prescrizione nel procedimento penale a carico dell’oncologo, la fine del procedimento disciplinare a carico del chirurgo nel frattempo deceduto e un ritardo irragionevole nel giudizio per risarcimento dei danni, tuttora pendente a quattordici anni dai fatti di causa. Di qui il riconoscimento, all’unanimità, dell’avvenuta violazione dell’art. 8 (diritto al rispetto della
vita privata e familiare), non avendo il diritto rumeno garantito l’ “efficacia” dell’indagine interna richiesta dalla giurisprudenza della Corte Edu.

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