La CEDU sul rapimento ed omicidio di una nota attivista russa per i diritti umani (CEDU, sez. III, sent. 31 agosto 2021, ric. n. 15122/17)

La Corte Edu si pronuncia sul caso riguardante il rapimento e l’omicidio di una nota attivista per i diritti umani e l’efficacia delle successive indagini. La ricorrente, sorella della vittima, ha sostenuto di non essere stata in grado di provare alcun coinvolgimento dello Stato nel rapimento e nell’omicidio della donna a causa del mancato deposito da parte del governo russo di una copia completa del fascicolo penale innanzi alla Corte, inadempimento che aveva minato anche la possibilità di valutare la qualità dell’indagine interna condotta. In conseguenza di tale circostanza, i Giudici di Strasburgo hanno affermato di non aver avuto a disposizione elementi idonei a concludere nel senso del carattere efficace ed approfondito dell’indagine eseguita ed hanno riscontrato una violazione dell’art.2 Cedu sotto il profilo
procedurale, non avendo il governo russo rispettato il proprio obbligo di fornire tutti gli strumenti necessari per l’esame del caso. In considerazione del fatto che la relativa indagine penale risulta ancora aperta, la Corte ha disposto che le autorità russe provvedano, per quanto possibile, ad accertare le circostanze del rapimento e dell’omicidio della signora XXXXX e ad identificare e punire, se del caso, i colpevoli.

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