I «sovrani» regionali: le ordinanze dei presidenti delle giunte al tempo del covid-19

Lo scopo di questo contributo è quello di analizzare il potere di ordinanza delle Regioni nella gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione dell’agente virale Covid-19. In particolare, dopo aver delineato il quadro normativo generale, il saggio intende dimostrare come, in ragione della prevalenza della materia della profilassi rientrante nella potestà legislativa esclusiva statale, si sia venuto a determinare un decentramento confuso «aggravato» da un vero e proprio attivismo normativo dei Presidenti delle Giunte regionali i quali, anche sulla base della loro elezione a suffragio universale e diretto da parte del corpo elettorale, hanno operato non in una logica di collaborazione con lo Stato, ma viceversa in un contesto di concorrenza con esso. Da qui, allora, la proposta di una costituzionalizzazione dello stato di emergenza con la previsione di una clausola di supremazia salvi i casi in cui l’eventuale situazione emergenziale non sia limitata e circoscritta al territorio della Regione

The purpose of this contribution is to analyze the power of ordinance of the Regions in the management of the health emergency caused by the spread of the viral agent Covid-19. In particular, after outlining the general regulatory framework, the essay intends to demonstrate how, due to the prevalence of the subject of prophylaxis falling within the exclusive legislative power of the State, a confused decentralization «aggravated» by a real legislative activism of the Presidents of the Regions who, also on the basis of their election by universal and direct suffrage by the electoral body, have operated not in a logic of collaboration with the State, but vice versa in a context of competition with it. From here, then, the proposal for a constitutionalization of the state of emergency with the provision of a supremacy clause except in cases in which any emergency situation is not limited to the territory of the Region.