I recenti sviluppi del divieto di discriminazione dei lavoratori per età e religione nella giurisprudenza della Corte di Giustizia

L’autrice analizza gli sviluppi che il divieto di discriminazione dei lavoratori ha avuto nella giurisprudenza della Corte di Giustizia, senza tralasciare il ruolo rivestito dal giudice nazionale nella sua attuazione negli ordinamenti interni. In questa prospettiva, l’analisi prende le mosse dalle pronunce giurisprudenziali riguardanti il fattore età, che per prime hanno consentito l’affermazione della diretta applicabilità del divieto di discriminazione quale principio generale del diritto dell’Unione e, successivamente, quelle attinenti alla religione o alle convinzioni personali, che sono pervenute a questo risultato, invocando direttamente l’art. 21, par. 1, della Carta dei diritti fondamentali.

Recent developments in the prohibition of discrimination of workers by age and religion in the jurisprudence of the Court of Justice – The author analyzes the developments that the prohibition of discrimination against workers has had in the jurisprudence of the Court of Justice, without neglecting the role played by the national judge in its implementation in internal systems. In this perspective, the analysis starts from the jurisprudential rulings concerning the age factor, which first allowed the affirmation of the direct applicability of the prohibition of discrimination as a general principle of Union law and, subsequently, those pertaining to religion or to the personal convictions, which have come to this result, directly invoking art. 21, par. 1 of the Charter of Fundamental Rights.