Le azioni collettive contro le discriminazioni nel lavoro

Il lavoro ha la finalità di mettere in luce gli strumenti processuali collettivi di tutela contro le discriminazioni. La legittimazione attiva degli enti esponenziali nelle azioni contro le discriminazioni, infatti, costituisce un rimedio contro la scarsa effettività e diffusione delle azioni individuali e consente l’emersione di interessi altrimenti privi di tutela. La normativa italiana, sebbene stratificata e alquanto complessa, permette ad organizzazioni, associazioni ed enti privati di agire autonomamente in giudizio contro le discriminazioni collettive. Tali azioni possono essere interpretate alla luce della nozione di discriminazione collettiva elaborata dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia che consente di apprestare una tutela contro le discriminazioni “senza vittima” o “senza denunciante” e di allargare il novero dei soggetti legittimati ad agire.

The purpose of the work is to highlight collective anti-discrimination legal tools. The locus standi of exponential bodies in the actions against discrimination, in fact, constitutes a remedy against the low effectiveness and diffusion of individual actions and allows the emergence of interests otherwise unprotected. The Italian legislation, although stratified and rather complex, allows organizations, associations and private entities to act independently in court against collective discrimination. These actions can be interpreted in the light of the concept of “collective discrimination”, developed by the jurisprudence of the Court of Justice which allows to provide protection against the discriminations “with no victim” or “with no complainant” and to widen the list of subjects entitled to act.

Marzia Pirone Autore