Modalità di accesso alle prestazioni sociali. Quando differenziare è discriminatorio. Tra azione politica e ruolo della giurisprudenza.

La complessa sfida davanti a cui si trovano gli ordinamenti moderni appare essere quella di evitare disparità inconciliabili con i requisiti di integrazione propri di una società democratica che deve fare i conti con crescenti livelli di diversità multiculturale. La questione dell’accesso dei non cittadini alle prestazioni di sicurezza sociale è, senza dubbio, tra le più delicate della disciplina dell’immigrazione. In tale ambito, si rivela essenziale l’opera dei giudici, chiamati a garantire, soprattutto con riferimento al godimento dei diritti sociali, l’effettività della pratica dei diritti fondamentali degli stranieri, svolgendo, però, un ruolo di supplente rispetto alla funzione di legislatore che non può durare a lungo.      

The challenge the modern legal systems are facing is to avoid disparities incompatible with the integration of a democratic society that has to deal with increasing levels of multicultural diversity. The problem of the access of non-citizens to social security benefits is, without doubt, among the most delicate of immigration regulations. In this context, the work of the courts is essential: indeed, it is necessary to guarantee the effectiveness of the fundamental rights of aliens, but at the same time, it plays a substitute role that can’t last long.