Abstract: Per affrontare con proficuo approccio critico il tema della realizzazione dei diritti sociali – e della tutela della salute, in particolare – oltre i confini dello Stato di residenza occorre dotarsi di una buona dote di realismo. La più che condivisibile aspirazione al modello sociale europeo e ad una cittadinanza europea intesa quale status capace di conferire al paziente la pretesa a ricevere le cure più efficaci ed appropriate presso ogni struttura e ad opera di tutti i professionisti attivi nel territorio della UE incontra, allo stato, un limite nelle disposizioni del Trattato sul funzionamento della stessa Unione che riservano all’autonomia di ciascuno Stato membro la responsabilità di definire le proprie politiche sanitarie e di organizzare e gestire la fornitura dei servizi assistenziali provvedendo, altresì, a stanziare le risorse loro destinate. Il presente contributo analizza le più recenti tendenze che testimoniano, nell’ordinamento multilivello, lo sforzo di ampliare le competenze degli organi europei e di ravvicinare le legislazioni nazionali in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera promuovendo, al contempo, forme di cooperazione fra gli Stati membri nell’erogazione dei servizi volti alla protezione della salute. Correlando i presupposti di legittimazione degli interventi normativi di matrice europea alle basi costituzionali interne è possibile verificare quale delle componenti del diritto fondamentale alla tutela della salute consacrato dall’art. 32 Cost. abbia in essi trovato concreta attuazione.
Abstract: To debate in a productive way the topic of the realization of social rights – and health protection, in particular – beyond the State of residence borders a pragmatic approach is needed. By reserving to each Member State the jurisdiction to decide their own health policies and to manage and finance their own healthcare system, Art. 168 par. 7 TFEU can frustrate the commendable aspiration to carry out the EU social model and an European citizenship intended as a status capable of giving patients the expectation to obtain the most effective service in every health organization and by all the professionals operating within the territory of the EU. The paper deals with the most recent trends in the multilevel framework towards the extension of the EU bodies’ competences in order to approximate national Laws on cross-border healthcare and to promote a stronger cooperation between Member States in the provision of medical treatments. The ultimate aim is to verify which feature – social right or freedom of choice? – of the fundamental right to health protection regulated by Art. 32 of Italian Constitution has actually been implemented.