La CEDU sul diritto ad essere informati della fissazione dell’udienza entro un termine ragionevole (CEDU, sez. IV, sent. 22 ottobre 2019, ric. n. 27703/16)

La Corte EDU con il caso Venet si è pronunciata sul ricorso contro la detenzione. Essa ribadisce come, ai sensi dell’ art. 5 Conv., le persone arrestate o detenute hanno il diritto ad un controllo del rispetto dei requisiti procedurali e sostanziali di liceità della loro privazione della libertà. I giudici sottolineano come i procedimenti relativi ad un ricorso contro la detenzione o l’estensione della detenzione, devono essere contraddittori e devono garantire l’uguaglianza delle armi tra le parti. Inoltre viene sottolineato il collegamento tra l’art. 5 co. 4 e l’ art. 6 co. 1 Conv. che prevede come il diritto al contraddittorio, in un procedimento, implica in linea di principio, il diritto delle parti ad essere informate dell’audizione in un termine ragionevole. E’ proprio per questo motivo, che nel caso in esame, vista la tardiva comunicazione al richiedente a al suo avvocato, che è stata sancita la violazione dell’art. 5 co. 4 della Conv., in quanto è stato reso impossibile a questi di prendere conoscenza e di rispondere agli argomenti orali dell’avvocato generale presso la Corte di cassazione.

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