Il potere decisionale dei Parlamenti nazionali in materia finanziaria fra rispetto dei vincoli europei e dell’autonomia regionale. I casi italiano e spagnolo

La sessione di bilancio rappresenta senza dubbio un momento cruciale dell’attività parlamentare, nel quale Governo e Parlamento compiono scelte essenziali per la determinazione dell’indirizzo politico. Allo stesso tempo, al presente stadio di evoluzione federalismo fiscale nei cd. “Stati regionali”, in tale contesto vengono prese alcune determinazioni in grado non solo di incidere sull’autonomia finanziaria regionale, ma anche di concretarne il contenuto, effettuando il riparto delle risorse riferibili al gettito di tributi che rimangono in prevalenza statali. Il Parlamento viene così chiamato a un delicato bilanciamento fra gli interessi finanziari dei diversi livelli di governo, sotto lo sguardo non solo delle Corti costituzionali, chiamate a effettuare il bilanciamento tra le ragioni dell’autonomia e le esigenze di unità, ma anche delle Istituzioni europee, le quali pretendono il rispetto della disciplina finanziaria europea da parte di tutta la cd. “finanza pubblica allargata”. La questione è ancor più complessa con riferimento ai rapporti con le autonomie differenziate (Autonomie speciali in Italia, Pais Vasco e Navarra in Spagna) rispetto alle quali gli Statuti sanciscono venga rispettato il principio pattizio nel modificare il riparto delle risorse finanziarie ivi stabilito. Ci si trova così a interrogarsi sulla posizione del Parlamento rispetto, da una parte, all’obbligo di recepire il frutto di un accordo fra Esecutivi statale e regionale al quale lo stesso rimane terzo, dall’altra, alla possibilità di incidere unilateralmente sugli spazi finanziari delle autonomie differenziate, anche per garantire il rispetto dei vincoli finanziari sovranazionali.

The budget session represents a fundamental moment in the parliamentary activity: in this context Government and Parliament make essential political choices. At the same time, at the present stage of fiscal federalism in the so called “Regional states”, some decisions adopted in national budget not only affect regional financial autonomy, but also concretize it, because tax revenues come mainly from national taxes. Consequently, Parliament has to do a difficult balance between the financial interests of the different levels of government, under the scrutiny not only of the constitutional Courts – that verify the balance between the reasons of regional autonomy and national unity – but also of the EU Institutions, that pretend the respect of the EU fiscal rules. The question is even more complex with reference to the relations with the so called “differentiated autonomies” (Special Autonomies in Italy, Pais Vasco and Navarra in Spain). In these cases, Regional Statutes establish that the State-Region financial relationships must be carried on in compliance with the principle of the agreement (or negotiation) between the levels of government. The paper studies the problem of the Parliament’s position with respect to the obligation to implement the agreement between state and regional executives, on the one side, and to the possibility of unilaterally change its content, for example to ensure compliance with supranational financial rules, on the other side.