Il saggio propone una disamina critica dei principi sanciti dalle S.U. del 2017, ponendoli a confronto con le acquisizioni della giurisprudenza di epoca Balduzzi ed evidenziando come il quadro attuale, segnato dalla pretesa rilevanza della triplice distinzione tra colpa lieve e colpa grave, adempimenti imperfetti e adempimenti inopportuni, imperizia da una parte e negligenza e imprudenza dall’altra, rende quanto mai incerto il confine della responsabilità penale del sanitario. Sullo sfondo della specifica tematica trattata, si sviluppa, altresì, in un orizzonte ben più vasto, un’idea critica sul mito del legislatore e della norma scritta, a vantaggio di una concezione giurisprudenziale del diritto, in accordo con un illustre, quanto poco conosciuto filone di pensiero che trova in Bruno Leoni uno dei suoi massimi esponenti.
The essay proposes a critical examination of the principles established by the S.U. of 2017, placing them in a confrontation with the decisions of the jurisprudence of the Balduzzi era and highlighting how the current picture, marked by the alleged importance of the triple distinction between “colpa lieve” and “colpa grave”, “adempimenti imperfetti” and “adempimenti inopportuni”, “imperizia” on the one hand and “negligenza” and “imprudenza” by the other, makes the boundaries of the criminal responsibility of the health care very uncertain. Against the background of the specific topic dealt with, it is possible to develop, in a much broader horizon, a critical criticism of the legislator and of the written norm, to the advantage of a jurisprudential conception of law, in line with an illustrious, little-known vein of thought that finds in Bruno Leoni one of his greatest exponents.