La presente nota si propone di affrontare la questione dell’equiparabilità delle frontiere interne con quelle esterne dell’Unione, così analizzando la sottesa tensione tra la fondamentale libertà di circolazione e il valore della sicurezza e i divergenti punti di vista degli ordinamenti nazionali e delle istituzioni europee. L’articolo 2, paragrafo 2, lettera a) della direttiva 2008/115 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008 riconosce infatti agli Stati membri la prerogativa di adottare procedure di rimpatrio nazionali semplificate nei confronti dei cittadini dei Paesi terzi respinti, fermati o scoperti in occasione dell’attraversamento irregolare di una frontiera esterna dell’Unione. Nel caso Préfet des Pyrénées-Orientales contro Abdelaziz Arib e a., la Corte di Giustizia dell’Unione si pronuncia sulla possibilità che tale deroga alla disciplina comune sia invocabile altresí in ipotesi di ripristino temporaneo e in via d’eccezione dei controlli alle frontiere interne in situazione di minaccia grave per l’ordine pubblico o la sicurezza interna di uno Stato membro ai sensi dell’ art. 25 par. 1 del regolamento (UE) n. 2016/399 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016 (c.d. codice frontiere Schengen).
This work is aimed at analyzing the issue of comparability of external and internal european borders in order to enlighten the relevant tension between the fundamental freedom of movement and the value of security, thus tracing the divergent points of view of Member States and European institutions. The article 2 paragraph 2 letter a) of the directive 2008/115/EC of the European Parlament and of the Council of the 16 December 2008 entitles the State members to apply simplified national repatriation processes to Third countries citizens who are subject to a refusal of entry, apprehended or intercepted in connection with the irregular crossing of an external border of the European union. In the Préfet des Pyrénées-Orientales v. Abdelaziz Arib and o. case, the European Court of Justice rule on the possibility to extend this exception of the common discipline to the temporal reintroduction of internal controls in case of serious threat to public policy or internal security by article 25 of the regulation (EU) 2016/399 of the European Parliament and of the Council.