La previsione del divieto di velo integrale nei luoghi pubblici non viola la Convenzione EDU (CEDU, sez. II, sent. 11 luglio 2017, ric. n. 4619/12)

Per la Corte di Strasburgo è legittimo il divieto di velo integrale nei luoghi pubblici imposto dalla legge belga poiché la restrizione risponde ad una garanzia di coesione sociale, di “protezione dei diritti e delle libertà altrui” necessaria “in una società democratica”. Considerata l’entità del margine di apprezzamento riconosciuto allo Stato convenuto nella fattispecie, i giudici di Strasburgo hanno dichiarato che il divieto di indossare il niqab in luoghi pubblici risulta essere proporzionato allo scopo perseguito, vale a dire il mantenimento delle condizioni di “vivere insieme”. (lo stesso principio è affermato da CEDU, sez. II, sent. 11 luglio 2017, ric. n. 37798-13).

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