Rimessa alla CGUE la questione concernente l’interpretazione dell’art. 49 del Codice della navigazione e il principio dell’accessione gratuita in tema di concessioni balneari (Consiglio di Stato, sez. VII, sent. 28 giugno 2022 – 15 settembre 2022, n. 8010)

Il Consiglio di Stato ha rimesso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la seguente questione: “Se gli artt. 49 e 56 TFUE ed i principi desumibili dalla sentenza Laezza (C- 375/14) ove ritenuti applicabili, ostino all’interpretazione di una disposizione nazionale quale l’art. 49 cod. nav. nel senso di determinare la cessione a titolo non oneroso […]

Sui limiti all’applicabilità dell’istituto del “soccorso istruttorio” al di fuori della disciplina dei contratti pubblici d’appalto (Consiglio di Stato, sez. VII, sent. 08 agosto 2022, n. 7000)

I Supremi giudici amministrativi hanno precisato i limiti dell’istituto generale del soccorso istruttorio applicabile al di fuori della normativa degli appalti pubblici, dove è prevista una specifica disciplina dall’art. 83 del D.lgs 50/2016. La giurisprudenza del Consiglio di Stato, a partire dall’A.P. 9/2014, ha chiarito il funzionamento e i limiti dell’art. 6 comma 1 lett. […]

L’Adunanza Plenaria si esprime sul bilanciamento tra le esigenze di interesse generale e tutela dei diritti fondamentali e sul rapporto tra ius superveniens e legittimo affidamento nei rapporti amministrativi (Consiglio di Stato, Ad. Plen., sent. del 5 agosto 2022, n. 9)

Lo scrutinio di ragionevolezza sempre si risolve nella verifica del corretto bilanciamento tra le opposte esigenze: l’una, sempre uguale, è l’aspettativa del privato a conservare quel che ha acquisito, l’altra, mutevole, è ciò che giustifica l’intervento in senso peggiorativo del preesistente assetto di interessi deciso dal legislatore.

Riduzione della clausola penale negli accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento amministrativo, in applicazione del principio generale di buona fede (Consiglio di Stato, sez. IV, sent. 20 luglio 2022, n. 6309)

Secondo i giudici amministrativi, ai sensi dell’art. 11 della legge n. 241 del 1990, il contenuto dell’accordo può ricomprendere anche una clausola penale, il cui importo, ove eccessivamente oneroso, può essere diminuito dal giudice ex art. 1384 c.c., alla luce del principio generale di buona fede.

Rimessa alla Corte Costituzionale il carattere ostativo di tutti reati in materia di stupefacenti in tema di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno (Consiglio di Stato, Sez. III, ord. 1 luglio 2022, n. 5492)

Vanno rimesse alla Corte costituzionale, ai sensi dell’art. 1 della legge costituzionale 9 febbraio 1948, n. 1 e dell’art. 23, l. 11 marzo 1953, n. 87, le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 4, comma 3, d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, per contrasto con agli artt. 3, 117 primo comma Cost. in riferimento all’art. 8 […]

Il diritto di accesso difensivo agli atti propedeutici all’adozione di una interdittiva antimafia (T.A.R. Emilia-Romagna, Bologna, sez. I, sent. 05 luglio 2022, n. 537)

L’accesso difensivo ai sensi degli art. 22 e seg. L.241/90 agli atti propedeutici all’adozione di una interdittiva antimafia può essere negato o differito ai sensi del D.M. 16 marzo 2022 soltanto previa indicazione da parte della Prefettura di prevalenti esigenze attinenti alla sicurezza pubblica che impediscono in concreto la divulgazione del documento.

Estensione del solo “accesso civico semplice” agli accordi di cooperazione (Consiglio di Stato, sez. III, sent. non def. 10 giugno 2022, n. 4735)

Secondo il Supremi giudici amministrativi, ai fini della decisione sull’azione volta alla tutela del diritto di accesso civico, in riferimento agli accordi internazionali di cooperazione, l’eventuale natura politica e non amministrativa degli stessi non rileva ai fini della sottrazione alla giurisdizione amministrativa prevista, per gli atti politici, dall’art. 7, comma 1, seconda parte, cod. proc. […]

Il T.A.R. Basilicata si pronuncia sui limiti del potere giudiziario nell’appalto di opere pubbliche. (T.A.R. Basilicata, sez. I, sent. 12 maggio 2022, n. 356)

Alla riconosciuta connotazione autoritativa del potere di verifica della sussistenza dei presupposti per il riconoscimento del compenso revisionale, consegue, dunque, in termini di tutela giurisdizionale, che il privato contraente potrà avvalersi solo dei rimedi e delle forme tipiche di salvaguardia dell’interesse legittimo, di talché – sarà sempre necessaria l’attivazione, su istanza di parte, di un […]