Il patrocinio a spese dello Stato deve ritenersi “spesa costituzionalmente necessaria” anche nelle ipotesi di mediazione obbligatoria conclusa con esito positivo (Corte cost., sent. 25 novembre 2021 – 20 gennaio 2022, n. 10)

Con la sentenza n. 10 del 2022 la Corte costituzionale ha dichiarato irragionevole e lesiva del diritto di difesa l’attuale disciplina del patrocinio a spese dello Stato sia nella parte in cui non prevede che quest’ultimo sia applicabile anche all’attività difensiva svolta nell’ambito dei procedimenti di mediazione obbligatoria conclusi con esito positivo, sia nella parte […]

Il requisito del permesso di soggiorno di lungo periodo per gli stranieri non è irragionevole per accedere al RdC (Corte costituzionale, sent. 25 gennaio – 26 gennaio 2022, n. 19)

Nella sentenza n. 19 del 2022, la Corte costituzionale ha dichiarato in parte inammissibili e in parte infondate le questioni sollevate da Tribunale di Bergamo, sezione lavoro, sulla disciplina del reddito di cittadinanza, che, fra i diversi requisiti necessari per ottenere questa provvidenza, richiede agli stranieri il «possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti […]

Per la Corte costituzionale 250 euro al giorno sono troppi per sostituire una pena detentiva in pecuniaria (Corte costituzionale, sent. 1 febbraio 2022, n. 28)

La Corte, con la sentenza n. 28, ha dichiarato parzialmente incostituzionale l’articolo 53, secondo comma, della legge n. 689 del 1981, per violazione dei principi di eguaglianza e finalità rieducativa della pena. La Corte, perciò, ha ritenuto che ai 250 euro debbano essere sostituiti i 75 euro già previsti dalla normativa in materia di decreto […]

La Corte Costituzionale sui detenuti che non collaborano con la giustizia (Corte Costituzionale, sent. 25 gennaio – 26 gennaio 2022, n. 20)

Nella sentenza in esame la Corte costituzionale ritiene corretto distinguere «la posizione di chi “oggettivamente può, ma soggettivamente non vuole” (silente per sua scelta) collaborare con la giustizia, da quella di chi “soggettivamente vuole, ma oggettivamente non può̀” (silente suo malgrado)». La Corte esclude dunque che questa differenziazione di trattamento determini una lesione del principio […]

La Corte costituzionale ritiene non irragionevole la riforma del reato di abuso d’ufficio col d. l. n. 76/2020: la celere “ripartenza” del Paese può essere favorita anche da una più puntuale delimitazione della responsabilità dei pubblici amministratori. (Corte cost., sent. 25 novembre 2021 – 18 gennaio 2022, n. 8)

Con la sentenza n. 8/2021 la Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di legittimità costituzionale sollevata dal GUP del Tribunale di Catanzaro in ordine all’art. 23, comma 1, d. l. n. 76/2020, conv., con modif., nella l. n. 120/2020, che ha apportato una modifica di segno restrittivo dell’ambito di rilevanza penale del reato […]