Riesame e diritto dell’imputato a partecipare all’udienza. (Cass. Pen., Sez. VI, 7 marzo-4 giugno 2019, n. 24894)

In tema di riesame avverso provvedimenti impositivi di misure cautelari personali, il diritto della persona sottoposta a restrizione della libertà di partecipare all’udienza non è sottoposto a limitazioni o decadenze, purché la relativa richiesta, qualora avanzata in epoca successiva all’atto introduttivo dell’incidente cautelare, pervenga in tempo utile per organizzare la tempestiva traduzione, dovendo altrimenti essere […]

La Suprema Corte in tema di bancarotta fraudolenta e condotta del liquidatore (Cass. Pen., sez. V, sent. 20 maggio – 30 luglio 2019, n. 34812)

La Quinta Sezione della Corte di cassazione, pronunciandosi in tema di bancarotta fraudolenta, ha affermato che la vendita, da parte del liquidatore della società poi fallita, di beni sociali, con modalità tali da configurarsi quale operazione priva, ex ante, di qualunque grado di ragionevolezza rispetto al raggiungimento dello scopo liquidatorio, con la consapevolezza da parte […]

Ai fini dell’applicabilità dell’art. 117 c.p. è necessaria la conoscibilità della qualifica soggettiva di uno dei concorrenti. (Cass. Pen., sez. VI, sent. 31 gennaio – 7 giugno 2019, n. 25390)

Ai fini dell’applicabilità dell’art. 117 c.p., che disciplina il mutamento del titolo del reato per taluno dei concorrenti, è necessaria, per l’estensione del titolo di reato proprio al concorrente extraneus, la conoscibilità della qualifica soggettiva del concorrente intraneus. In altri termini, mentre nel caso in cui il concorrente estraneo abbia avuta la conoscenza della qualifica […]

La Suprema Corte in tema di stato di necessità e occupazione abusiva di un immobile. (Cass. Pen., sez. II, sent. 2 maggio – 7 giugno 2019, n. 25225)

L’illecita occupazione di un immobile è scriminata dallo stato di necessità solo in presenza di un pericolo imminente di danno grave alla persona, non potendosi legittimare – nelle ipotesi di difficoltà economica permanente, ma non connotata dal predetto pericolo – una surrettizia soluzione delle esigenze abitative dell’occupante e della sua famiglia.

Comportamento abnorme del lavoratore e responsabilità del datore (Cass. Pen., sez. IV, sent. 19/07/2019 – 19/08/2019, n. 36194)

La responsabilità del datore di lavoro a titolo di colpa specifica dell’infortunio dipeso da negligenza del lavoratore trova un limite in caso di comportamento “abnorme” o “esorbitante” del lavoratore, quale fattore interruttivo del nesso di causalità tra l’omissione contestata al datore di lavoro e l’evento. Per comportamento abnorme del lavoratore deve intendersi una condotta imprudente […]

Lavoro di pubblica utilità e disciplina sugli stupefacenti (Cass. Pen., sez. I, sent. 9 luglio – 1 agosto 2019, n. 35396)

In caso di applicazione del lavoro di pubblica utilità per reati in materia di stupefacenti, la revoca della sanzione sostitutiva, disposta per mancata osservanza alle prescrizioni, comporta il ripristino della sola pena residua, calcolata sulla base del criterio speciale di corrispondenza indicato nell’art. 73, comma 5 -bis, d.P.R. n. 309/1990, sottraendo dalla durata della pena […]

La cassazione in tema di rimessione del procedimento (Cass. Pen., sez. I, sent. 3 luglio – 23 luglio 2019, n. 33165)

Deve essere respinta la richiesta dell’imputato della rimessione del procedimento per via del vasto clamore mediatico suscitato dalla vicenda di cui è protagonista poiché in tal caso il sospetto relativo all’imparzialità dei giudici popolari non rileva ai fini dell’applicazione di tale istituto, ma, eventualmente, solo per l’applicazione delle norme in tema di astensione e ricusazione.

Illecita la commercializzazione di prodotti a base di Cannabis (Cass. Pen., Sez. Un., sent. 30 maggio – 10 luglio 2019, n. 30475)

Le Sezioni Unite si pronunciano in merito alla delimitazione dell’ambito di operatività della L. 2 dicembre 2016, n. 242, recante norme in materia di promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa. A tale riguardo si era registrato un contrasto interpretativo tra due opposti orientamenti, l’uno a tenore del quale la recente legge non […]

Limite di pena considerato ostativo all’operatività della causa di non punibilità. (Cass. Pen., Sez. V, 27 marzo-5 giugno 2019, n. 25103)

L’articolo 131 bis del c.p., nel definire il limite di pena considerato ostativo all’operatività della causa di non punibilità dallo stesso contemplata, evoca la pena detentiva “prevista” per il singolo reato, riferendosi quindi alla pena editale stabilita dalla norma incriminatrice e non a quella in concreto irrogata, dovendosi peraltro considerare in proposito le sole circostanze […]