La temporanea assenza dell’imputato o la difficoltà nell’individuare il domicilio dichiarato o eletto legittimano la notifica mediante consegna al difensore (Cass. Pen. Sez. II, 19 marzo-17 aprile 2024, n. 16066)

L’impossibilità di notificare al domicilio dichiarato o eletto che autorizza l’esecuzione pressoil difensore, secondo l’art. 161, comma 4, c.p.p., include anche la mancanza temporaneadell’imputato al momento dell’accesso dell’ufficiale notificatore o la difficoltànell’individuare il luogo specifico, senza necessità di un’indagine sull’irreperibilitàdell’imputato. Tale indagine sarebbe invece richiesta qualora la notifica non potesse essereeffettuata secondo quanto previsto dall’art. […]

Affetta da nullità assoluta la sentenza di proscioglimento se il giudice ha consentito l’interlocuzione delle parti solo sulla questione della procedibilità (Cass. Pen. Sez. IV, 27 marzo-10 aprile 2024, n. 14710)

È affetta da nullità assoluta di ordine generale, per violazione del principio delcontraddittorio, la sentenza di proscioglimento ex art. 129 c.p.p. per carenza della prescrittacondizione di procedibilità del reato, alla luce del d.lg. 10 ottobre 2022, n. 150, nel caso incui il giudice abbia consentito l’interlocuzione delle parti solo sulla questione dellaprocedibilità, ritenendo irrilevante, poiché […]

Ammissibilità del ricorso in cassazione nel concordato (Cass. Pen. Sez. II, 23 gennaio-1° febbraio 2024, n. 4366)

È ammissibile il ricorso in cassazione avverso una sentenza di appello relativa al concordato,purché i motivi del ricorso riguardino la formazione della volontà della parte di accedere alconcordato, il consenso del pubblico ministero sulla richiesta e il contenuto difforme dellapronuncia del giudice. Tuttavia, sono inammissibili le doglianze relative a motivi rinunciati,alla mancata valutazione delle condizioni […]

Non è sufficiente l’elezione di domicilio effettuata in sede di convalida dell’arresto ai fini della corretta introduzione del giudizio di appello (Cass. Pen. Sez. V, 10 gennaio-24 gennaio 2024, n. 3118)

La Corte ha rigettato il ricorso che intendeva far valere la validità dell’elezione effettuata insede di convalida dell’arresto, cioè in primo grado, ai fini della corretta introduzione delgiudizio di appello: la mancanza di ultrattività dell’elezione fatta nel grado precedente hareso insanabilmente inammissibile l’impugnazione della condanna del ricorrente, decisioneche ora riceve conferma dai giudici di legittimità.