Il P.M. può modificare l’imputazione in udienza mediante la contestazione di un’aggravante che rende il reato procedibile di ufficio (Cass. Pen. Sez. IV, 22 novembre-29 novembre 2023, n. 47769)

In caso di giudizio per il reato di furto aggravato ex articolo 625, comma l, numero 2, del Cp,pur essendo decorso il termine previsto dall’art. 85, comma 1, del decreto legislativo n. 150del 2022 senza che la persona offesa abbia presentato querela, il pubblico ministero diudienza, prima della declaratoria di improcedibilità per difetto di querela, […]

La Cassazione in tema di estradizione e misure cautelari (Cass. Pen. Sez. VI, 12 settembre-13 novembre 2023, n. 45697)

La disciplina della retrodatazione dei termini di custodia cautelare, prevista dall’art. 297, comma 3, c.p.p., non può trovare applicazione a fronte di una prima misura cautelare adottata in un procedimento svolto su iniziativa dell’autorità giudiziaria italiana per lo stesso fatto per cui è richiesta l’estradizione e di una seconda misura emessa nel procedimento estradizionale ed […]

Inammissibile il gravame depositato presso Pec diverso da quello indicato nel decreto del Direttore generale per i sistemi informativi automatizzati (Cass. Pen. Sez. IV, 14 novembre-7 dicembre 2023, n. 48804)

In tema di impugnazioni, è inammissibile il gravame depositato telematicamente presso un indirizzo di posta elettronica certificata diverso da quello indicato nel decreto del Direttore generale per i sistemi informativi automatizzati di cui all’art. 87 bis, comma 1, d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150. (Fattispecie relativa ad opposizione a decreto penale di condanna, in cui […]

Sistema penitenziario: affidamento in prova e giudizio prognostico (Cass. pen., Sez. I, 24 maggio – 3 novembre 2023, n. 44206)

In tema di affidamento in prova al servizio sociale, ai fini del giudizio prognostico richiesto ai fini dell’accoglimento o del rigetto dell’istanza, non possono, di per sé soli, assumere decisivo rilievo ostativo elementi quali la gravità del reato per cui è intervenuta condanna, i precedenti penali o la mancata ammissione di colpevolezza, né può richiedersi, […]

Ai fini della consumazione del reato di pornografia minorile, non è necessaria una condotta di costrizione verso il minore (Cass. Pen., sez. III, sent. 19 settembre – 3 novembre 2023, n. 44175)

Per l’integrazione del reato di produzione di materiale pedopornografico non è necessaria una condotta di costrizione, essendo all’uopo sufficiente che l’agente abbia istigato o indotto il minore a realizzare detto materiale, facendo sorgere in questi il relativo proposito, prima assente, ovvero rafforzando l’intenzione già esistente, ma non ancora consolidata, in quanto tali condotte costituiscono una […]

Atti repentini e violenza sessuale in un caso di coniugi separati ma conviventi (Cass. Pen., sez. III, sent. 12 ottobre – 31 ottobre 2023, n. 43818)

In tema di violenza sessuale, l’elemento oggettivo, oltre a consistere nella violenza fisica in senso stretto o nella intimidazione psicologica in grado di provocare la coazione della vittima, si configura anche nel compimento di atti sessuali repentini, compiuti improvvisamente all’insaputa della persona destinataria, in modo da poterne prevenire anche la manifestazione di dissenso e comunque […]

Lottizzazione abusiva e confisca senza condanna: una conferma della Cassazione sulla validità del “pieno accertamento” (Cass. Pen., sez. III, sent. 14 settembre – 17 ottobre 2023, n. 42235)

In tema di lottizzazione abusiva, la confisca D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, ex art. 44, comma 2, deiterreni abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente realizzate può essere disposta a fronte diintervenuta prescrizione del reato, anche nel caso in cui lo svolgimento dell’attività istruttoria, purse necessitato dall’esigenza di accertare il maturare della prescrizione stessa, abbia […]

Atti persecutori: sempre necessaria la valutazione della frequenza e dell’intensità delle condotte lesive (Cass. Pen., sez. III, sent. 30 giugno – 17 ottobre 2023, n. 42217)

In tema di atti persecutori, non integrano il reato quelle azioni (ancorché offensive) che venganocompiute con cadenza episodica e, pertanto, non connotate dal carattere dell’abitualità, nonchéinidonee a provocare quel perdurante stato di ansia e di paura richiesto dalla fattispecieincriminatrice ai fini della sua consumazione.

Maltrattamenti in famiglia: non è necessaria la prova di un evento lesivo (Cass. pen., Sez. VI, 20 settembre – 25 ottobre 2023, n. 43307)

Il delitto di maltrattamenti p. e p. all’art. 572 c.p. non è un reato di evento, ma di meracondotta, pertanto, ai fini della sua configurazione è sufficiente che il comportamentodell’agente sia idoneo sotto il profilo oggettivo a determinare nella vittima una condizionedi sofferenza psico-fisica non transitoria, ma non è anche necessario che tale stato emotivoconcretamente […]