Infortuni sul lavoro: nesso causale tra omissione del datore di lavoro e danno al lavoratore (Cass. pen., Sez. IV, 19 – 27 ottobre 2021, n. 38424)

Ai fini dell’accertamento della responsabilità del datore di lavoro per l’evento lesivo verificatosi ai danni del lavoratore, il nesso di causalità tra condotta datoriale e danno è escluso da condotte abnormi del lavoratore. In particolare, affinché la condotta del lavoratore possa ritenersi abnorme (e, dunque, idonea ad escludere il nesso di causalità tra la condotta […]

Alle Sezioni Unite stabilire se è abnorme il provvedimento del G.I.P. che dispone che il P.M. provveda all’interrogatorio dell’indagato. (Cass. Pen. Sez. II, 28 settembre-7 ottobre 2021, n. 36417)

Va rimesso alle Sezioni Unite il seguente quesito: se sia abnorme il provvedimento col quale il G.I.P., decidendo sulla richiesta di archiviazione, restituisca gli atti al P.M. perché provveda all’interrogatorio dell’indagato, laddove nell’ordinanza non vi sia l’indicazione di ulteriori indagini da compiere.

Sequestro preventivo finalizzato alla confisca e obbligo di motivazione. (Cass. Pen. Sez. Un., 24 giugno-11 ottobre 2021, n. 36959)

Il provvedimento di sequestro preventivo di beni ex art. 321, comma 2, c.p.p., finalizzato alla confisca di cui all’art. 240 c.p., deve contenere la concisa motivazione anche del periculum in mora, da rapportare alle ragioni che rendono necessaria l’anticipazione dell’effetto ablativo della confisca prima della definizione del giudizio, salvo restando che, nelle ipotesi di sequestro […]

Disturbi della personalità e vizio di mente (Cass. pen., Sez. IV, 22 settembre – 29 settembre 2021, n. 35660)

Ai fini del riconoscimento del vizio totale o parziale di mente, anche i “disturbi della personalità”, che non sempre sono inquadrabili nel ristretto novero delle malattie mentali, possono rientrare nel concetto di “infermità”, purché siano di consistenza, intensità e gravità tali da incidere concretamente sulla capacità di intendere o di volere, escludendola o scemandola grandemente, […]

Discrimen tra connivenza e concorso di persone (Cass. pen., Sez. IV, 8 settembre – 23 settembre 2021, n. 35069)

Ai fini della configurabilità di un concorso di persone nel reato rilevante ai sensi dell’art. 110 c.p., è necessario che l’autore, unitamente ad altri soggetti, abbia posto in essere un comportamento idoneo ad incidere sulla dinamica dell’illecito. Ed invero, deve sussistere un contributo causale, seppure in termini minimi di “facilitazione” della condotta delittuosa, mentre la […]

Nel reato di violazione di domicilio il concetto di privata dimora ricomprende anche luoghi utilizzati con cadenza transitoria e contingente (Cass. Pen., sez. V, sent. 15 luglio – 13 settembre 2021, n. 33860)

Ai fini della configurazione del reato di violazione di domicilio, il concetto di privata dimora è più ampio di quello di casa d’abitazione, comprendendo ogni altro luogo che, pur non essendo destinato a casa di abitazione, venga usato, anche in modo transitorio e contingente, per lo svolgimento di atti di vita privata; l’attualità dell’uso, cui […]

Alludere alla propria contiguità ad un sodalizio mafioso può instaurare l’aggravante del metodo mafioso (Cass. Pen., sez. II, sent. 1 giugno – 7 settembre 2021, n. 33097)

Ricorre la circostanza aggravante dell’utilizzo del metodo mafioso, di cui all’art. 416-bis.1, comma 1, c.p., quando l’azione incriminata, posta in essere evocando la contiguità ad un’associazione mafiosa, sia funzionale a creare nella vittima una condizione di assoggettamento, come riflesso del prospettato pericolo di trovarsi a fronteggiare le istanze prevaricatrici di un gruppo criminale mafioso, piuttosto […]