Sulla responsabilità del datore di lavoro nella causazione di un sinistro qualora la condotta del lavoratore abbia assunto carattere di imprevedibilità(Cass. Civ., Sez. Lav., sent. 24 ottobre 2016, n. 21389)

È da ritenersi insussistente la responsabilità del datore di lavoro nella causazione del sinistro ogniqualvolta, pur avendo egli provveduto a fornire, a mezzo dei suoi preposti, i necessari mezzi di protezione nonché ad impartire specifiche istruzioni sull’uso degli stessi, la condotta del lavoratore abbia assunto il carattere dell’assoluta imprevedibilità.

Sulla legittimità del licenziamento in caso di assenza giustificata del lavoratore in malattia durante le ore di reperibilità (Corte di Cassazione, Sez. Lav., sent. 7 ottobre 2016, n. 20210)

La condotta del lavoratore che, in ottemperanza delle prescrizioni del medico curante, si sia allontanato dalla propria abitazione e abbia ripreso a compiere attività della vita privata – la cui gravosità non è comparabile a quella di una attività lavorativa piena – , non è idonea a configurare un inadempimento al danni dell’interesse del datore […]

Sull’accertamento dello stato di adottabilità del minore e la relativa superfluità della Ctu quando le condizioni familiari sono tali da poter procedere in maniera differente (Cass. civ., sent. 31 agosto 2016, n. 17442)

Il giudice può decidere per l’adottabilità del minore senza ricorrere a preventiva Ctu quando le condizioni familiari siano tali da poter procedere in maniera differente, tenendo sempre conto dell’interesse del piccolo. Nel caso in cui risulti impossibile, quand’anche solo in base ad un criterio di grande probabilità, prevedere il recupero delle capacità genitoriali entro tempi […]

Sul fondato timore di persecuzione personale e diretta quale requisito essenziale ai fini del riconoscimento dello status di rifugiato ed il relativo onere probatorio(Cass. civ., ord., sez. VI, 11 luglio 2016, n. 14157)

Requisito essenziale per il riconoscimento dello “status” di rifugiato è il fondato timore di persecuzione “personale e diretta” nel Paese d’origine del richiedente, a causa della razza, della religione, della nazionalità, dell’appartenenza ad un gruppo sociale ovvero per le opinioni politiche professate. Il relativo onere probatorio – che riceve un’attenuazione in funzione dell’intensità della persecuzione […]

Sezioni Unite: l’indulto non elimina le pene accessorie (Cassazione civile, SS. UU., 8 luglio 2016, n. 14039)

Sulla base dell’esegesi della metanorma dell’art. 174, primo comma, c.p., si evidenza che, salvo che la legge di indulto non disponga diversamente, è escluso che, in via analogica o di esegesi estensiva, possa postularsi un’incidenza dell’induIto, ove non prevista dalla specifica legge di indulto, con effetti al di fuori dell’ordinamento penale e, quindi, all’ordinamento disciplinare.

Sull’accoglimento della domanda di rimpatrio del minore in caso di volontà contraria manifestata dallo stesso in relazione al proprio rientro (Corte di Cassazione, Sezione I, 25 maggio 2016, n. 10817)

La volontà contraria manifestata in ordine al proprio rientro in Italia da un minorenne che abbia un’età e una maturità tali, secondo l’apprezzamento del giudice del merito, da giustificare il rispetto della sua opinione, può costituire, ai sensi dell’articolo 13, comma 2, della Convenzione dell’Aja, ipotesi, distintamente valutabile, ostativa all’accoglimento della domanda di rimpatrio.

Sulla garanzia di insindacabilità per le dichiarazioni rese dal parlamentare “extra moenia”(Corte di Cassazione, Sez. I Civile – 25 maggio 2016, n.10824)

Le dichiarazioni rese dal parlamentare “extra moenia” sono coperte dalla garanzia di insindacabilità, in quanto collegate, tramite un nesso funzionale, all’attività parlamentare, precedentemente svolta, che non si esaurisce nel compimento di atti tipici del mandato parlamentare, ma ricomprende anche l’attività extraparlamentare, purché questa si configuri come strettamente connessa all’espletamento delle funzioni tipiche e delle finalità […]

La Cassazione dichiara illecita la diffusione online dei dati idonei a rivelare lo stato di salute realizzata attraverso la pubblicazione del testo di alcune sentenze in materia pensionistica sul portale della Corte dei Conti (Cass. civ., sez. I, sentenza del 20.05.2016 n. 10510)

In materia di dati idonei a rilevare lo stato di salute, sussiste uno specifico divieto di diffusione anche per i soggetti pubblici, segnatamente, anche per il giudice: la salvaguardia dei diritti degli interessati attraverso un oscuramento delle loro generalità, infatti, non pregiudica la finalità di informazione giuridica, e può risultare necessaria nella prospettiva di un […]