L’equilibrio di bilancio negli enti locali ed il suo sviamento in via legislativa

Scopo del presente lavoro è analizzare come le ripetute e concentriche pronunce della Corte costituzionale abbiano posto ineludibili condizioni e limiti alla discrezionalità del legislatore nel dettare il sistema contabile degli enti locali, soprattutto laddove queste incidano in senso derogatorio sulla finalità generale della normativa di armonizzazione consistente nella costruzione di sistemi di bilancio in equilibrio ed affidabili. L’esame si concentra su come l’alterazione per via legislativa della regola di funzionamento dell’anticipazione straordinaria di liquidità, originariamente coerente con il quadro costituzionale, attraverso il suo distorto utilizzo diretto a compromettere il funzionamento del fondo crediti di dubbia esigibilità, abbia avuto l’effetto di illegittimamente eludere la disciplina generale posta a garanzia dell’equilibrio di bilancio per quegli enti locali che, avendone i presupposti, hanno scelto di utilizzare la possibilità offerta dal legislatore statale.

The purpose of this paper is to analyze how the repeated and concentric rulings of the Constitutional Court have imposed inescapable conditions and limits to the discretion of the legislator in dictating the accounting system of local authorities, especially where these affect in an derogatory sense on system of harmonization accounting. The examination focuses on how the legislative alteration of the operating rule of the extraordinary liquidity advance, originally consistent with the constitutional framework, through its distorted use aimed at compromising the functioning of the doubtful credit fund, had the effect of illegitimately evading the general discipline set up to guarantee budget balance for those local authorities which, having the conditions, have chosen to use the possibility offered by the legislator.