Tra l’amore e il dolore: sulla filosofia giuridica e politica di Aldo Moro (I – Il periodo formativo)

Per cogliere in modo adeguato il pensiero giuridico di Aldo Moro, come elaborato nelle sue lezioni di Filosofia del diritto, è necessario chiarire alcuni aspetti particolarmente delicati e controversi del suo periodo formativo. Il presente lavoro si propone, da una parte, di ricostruire il contesto politico e culturale che disegna lo scenario nel quale si compie la formazione di tanti giovani cattolici cresciuti durante il fascismo. Dall’altra parte, si mette in evidenza un punto mai approfondito sulle matrici culturali di Moro e cioè la sua vicinanza, di impostazione e di contenuti, con Giuseppe Capograssi, uno dei più importanti filosofi del diritto italiani del Novecento, soprattutto per la centralità del concetto di esperienza giuridica, per la considerazione del diritto come momento della vita etica, per il rifiuto della concezione dello Stato onnipotente e l’attenzione per il tema del pluralismo.

In order to properly understand Aldo Moro’s juridical thought, as developed during his classes of philosophy of law, it is necessary to clarify some particularly delicate and controversial aspects of his formative period. This work wants, on one side, to rebuild the political and cultural context that draws the setting in which the formation of many young catholics, grown up during fascism, takes place. On the other side, it highlights something that has never been deepend about Moro’s cultural backgrounds, which means his closeness, based on the approach and the contents, with Giuseppe Capograssi, one of the most important italian philosophers of law of the twentieth-century, especially because of the centrality of the juridical experience’s concept, because of the consideration of the law as a moment of the ethical life, because of the rejection of the conception of the omnipotent State and the attention towards the theme of pluralism.