THE LAST SHIP Pandemia e (sovra)strutture costituzionali tra fantasia e realtà

In seguito al compimento di una missione, condotta senza poter mantenere, per diversi mesi, il contatto radio con la Madrepatria, un’unità della Marina Militare americana è chiamata a fronteggiare una sfida inattesa: in seno ad uno scenario (quasi) apocalittico, l’improvviso diffondersi di un virus letale ha sterminato i quattro quinti della popolazione mondiale, con ciò mettendo a dura prova, tra l’altro, la tenuta dei sistemi di governo democratico a fronte dell’insorgere di derive autoritarie ed anarchiche. Nel perenne dilemma tra il “mito” dell’eroe, rappresentato dalla figura dell’“uomo solo al comando”, e l’imperativo categorico morale “no man left behind”, verrà intrapresa una lunga battaglia, “contro tutti i nemici”. Le alterne fortune dell’equipaggio si snoderanno attraverso la ricerca di una cura, il confronto con “gli immuni”, i deliri di onnipotenza di chi vorrebbe poter dare vita ad una nuova umanità di eletti e privilegiati, gli unici a poter beneficiare della inoculazione del vaccino, la diffidenza della popolazione maturata circa la somministrazione del farmaco, lo stress cui viene sottoposto il principio democratico al cospetto dell’emergenza. Alla fine, come da consolidata tradizione cinematografica, trionferà il bene, pur confermando il convincimento secondo il quale, anche nel corso di una (drammatica) situazione di crisi, sia sempre “maledetta la nazione che ha bisogno di eroi”.

Following the fulfillment of a mission, conducted without being able to maintain, for several months, the radio contact with the Motherland, a unit of the US Navy is called to face an unexpected challenge: within an (almost) apocalyptic scenario, the sudden spread of a lethal virus has exterminated four fifths of the world population, thereby, among other things, putting a strain on the resilience of democratic governance systems in the face of the emergence of authoritarian and anarchic drifts. In the perennial dilemma between the “myth” of the hero, represented by the figure of the “one man in charge,” and the categorical moral imperative “no man left behind,” a long battle will be waged, “against all enemies”. The alternating fortunes of the crew will unfold through the search for a cure, the confrontation with “the immune”, the delusions of omnipotence of those who would like to be able to give life to a new humanity of the elect and privileged, the only ones who can benefit from the inoculation of the vaccine, the distrust of the population matured about the administration of the drug, the stress to which the democratic principle is subjected in the face of the emergency. In the end, as per well-established cinematographic tradition, good will triumph, while confirming the belief that, even in the course of a (dramatic) crisis situation, “always unfortunate is the land that needs heroes”.

Luca Buscema Autore