Principio di tempestività dell’azione amministrativa e procedimenti in materia di immigrazione: un rapporto ancora problematico.

Il saggio analizza i diversi problemi originati dalla previsione di cui all’art. 2, 4° comma della l. 7 agosto 1990, n. 241 (come modificata dall’art. 7, 3° comma della l. 18 giugno 2009, n. 69) che ha previsto una disciplina del termine finale dei procedimenti in materia di immigrazione differenziata rispetto alla normativa base prevista dalla legge sul procedimento.

In questa prospettiva, particolare attenzione è riservata ad una recente giurisprudenza del Consiglio di Stato che ha recentemente affrontato la problematica, dettando una soluzione che, per certi versi, viene ad integrare un sostanziale passo in avanti, ma che, per altri, non supera una soluzione caratterizzata da importanti aspetti di problematicità, soprattutto al livello della (possibile) incostituzionalità della previsione.

The essay analyzes the various problems arising from the provision referred to in art. 2, 4th paragraph of the l. 7 August 1990, n. 241 (as amended by art. 7, paragraph 3 of l. June 18, 2009, no. 69) which provided for a regulation of the final term of immigration proceedings differentiated with respect to the basic legislation provided for by the law on proceedings.

In this perspective, particular attention is paid to a recent case law of the Council of State which has recently addressed the problem, dictating a solution which, in some ways, integrates a substantial step forward, but which, for others, does not overcome a solution characterized by important aspects of problematic nature, especially at the level of the (possible) unconstitutionality of the forecast.

Luigi Viola Autore