Usi civici ed interesse pubblico. Tutela dei diritti e forme di controllo nella gestione di beni dalla «inderogabile valenza pubblicistica».

Lo studio propone alcune riflessioni critiche sviluppate intorno alla dimensione pubblicistica del fenomeno degli usi civici, con particolare attenzione al profilo «ambientale» e a quello «gestionale» della categoria. La prima parte dell’indagine è dedicata all’evoluzione in chiave spiccatamente ambientale della funzione primordiale, sociale ed economica, degli istituti; la seconda parte è riservata alla gestione e alla tutela dei beni del demanio civico oggetto di diritti della collettività. In particolare, muovendo da alcune indicazioni della giurisprudenza contabile, lo scritto si focalizza sulle forme di responsabilità – e, dunque, sui connessi meccanismi di tutela dei diritti – sottese all’utilizzo delle risorse finanziarie generate a vario titolo dai domini collettivi, anche alla luce dei principi generali di responsabilità amministrativa e contabile. Ne emerge un quadro originale e complesso espressione della assoluta peculiarità di una categoria dalla «inderogabile valenza pubblicistica» in continuo fermento.

The purpose of the present work is to offer a critical reflection on the public dimension of civic uses, with a specific focus on the environmental and management issues. The first part of the study is dedicated to the evolution of their primary, social and economic functions from an environmental perspective; the second part of the study is dedicated to the management of the state properties. In particular, the present work focused its attention on the liabilities – and, therefore, on mechanisms for the protection of rights – arising from the revenue generated by the aforementioned collective properties, moving from the few judgements of the Court of Auditors and in the light of the general principles of administrative responsibility and accountability. The result is a unique and complex scenario, that is the expression of the absolute particularity of a category which is characterized by an ever-changing “imperative public value”.