La CEDU su adozione contro la volontà della madre (CEDU, sez. II, sent. 17 dicembre 2019, ric. n. 60371/15)

Con la sentenza in oggetto – al pari della la Corte Edu ha censurato le decisioni delle autorità e dei tribunali norvegesi relative alla presa in cura di bambini in tenera età, consentendone l’adozione da parte di famiglie affidatarie contro la volontà delle madri naturali e negando alle medesime il diritto di mantenere qualunque contatto con i propri figli. In particolare, nel caso in esame, la ricorrente è una cittadina polacca nata nel 1968, il cui figlio, nato nel 2009, era stato dato in affidamento nel 2012. La richiesta di porre fine all’affidamento, presentata dalla madre nel 2014, era stata respinta nel marzo 2015; le autorità giudiziarie, avevano, altresì, negato il diritto di avere contatti con il bambino e di conoscere l’indirizzo della famiglia affidataria, senza in alcun modo considerare il miglioramento, nel tempo, delle capacità genitoriali della ricorrente, anche grazie alla frequentazione di speciali corsi

La Corte, rifacendosi al recente caso Strand Lobben v. Norvegia, ha ribadito di essere chiamata ad uno “stretto scrutinio” in presenza di limitazioni all’accesso dei genitori, dopo la presa in carico di un bambino da parte delle pubbliche autorità.
In questi casi, nell’interesse dei minori, le autorità hanno il dovere di adottare misure per facilitare il ricongiungimento familiare non appena questo sia ragionevolmente possibile.

In caso di conflitto fra gli interessi del bambino e quelli del genitore, spetta alle autorità operare un giusto bilanciamento: pur potendo prevalere gli interessi dei bambini su quelli dei genitori, la recisione dei legami familiari può, tuttavia, ammettersi solo in circostanze assai eccezionali.
La Corte ha riscontrato che nei processi decisionali di cui al caso in oggetto non si è debitamente tenuto conto delle opinioni e degli interessi della madre, con conseguente violazione dei diritti umani della medesima, in particolare sotto il profilo della violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare, ex art.8 Cedu.

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