Utilizzabilità dei risultati di intercettazioni disposte in un diverso procedimento (Cass. Pen., Sez. Unite, 18 aprile 2024 – 3 ottobre 2024, n. 36764)

In tema di utilizzabilità delle intercettazioni in procedimenti diversi, di cui all’art. 270, comma 1, cod. proc. pen. – nel testo introdotto dal d.l. 30 dicembre 2019, n. 161, convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020, n. 7 ed anteriore al decreto legge 10 agosto 2023, n. 105, convertito con modificazioni dalla legge 8 […]

La Corte di Cassazione si pronuncia in tema di proporzionalità del sequestro probatorio (Cass. Pen., Sez. III, 4 luglio 2024 – 3 ottobre 2024, n. 36775)

Il sequestro probatorio può dirsi proporzionato all’obiettivo da perseguire se ogni interferenza con il pacifico godimento dei beni trova un giusto equilibrio tra i divergenti interessi in gioco.È, dunque, illegittimo, per violazione del principio di proporzionalità e adeguatezza, il sequestro a fini probatori di un dispositivo elettronico che conduca, in difetto di specifiche ragioni, alla […]

Utilizzabile la deposizione degli ufficiali o degli agenti di polizia sul contenuto di immagini videoriprese nel corso di un servizio di osservazione (Cass. Pen. Sez. IV, 28 maggio-21 giugno 2024, n. 24583)

In tema di prove, è utilizzabile la deposizione degli ufficiali o degli agenti di polizia sulcontenuto di immagini videoriprese nel corso di un servizio di osservazione, nel caso in cuila registrazione delle immagini si sia danneggiata per problemi tecnici, non incidendo ilsopravvenuto danneggiamento del supporto sull’originaria utilizzabilità della prova e nonrisultando tale deposizione vietata ai […]

Utilizzabilità delle intercettazioni operate mediante captatore informatico, autorizzate in altro procedimento (Cass. Pen. Sez. IV, 20 giugno-27 giugno 2024, n. 25401)

In tema di utilizzazione dei risultati delle intercettazioni operate con captatore informaticoper reati diversi da quelli per i quali è stato emesso il decreto autorizzativo, la previsione dicui all’art. 270, comma 1 bis, c.p.p., nella parte in cui limita l’utilizzazione all’accertamentodei delitti indicati nell’art. 266, comma 2 bis, c.p.p., è riferita alle sole intercettazioni trapresenti. […]

Motivazione delle ordinanze cautelari personali e valutazione delle esigenze cautelari operata attraverso il richiamo ad altri atti del procedimento (Cassazione penale, sez. II, 19 luglio 2024 – 22 luglio 2024, n. 30005)

In tema di motivazione delle ordinanze cautelari personali, l’obbligo di una valutazione autonoma delle esigenze cautelari e dei gravi indizi di colpevolezza, come prescritto dall’art. 292, comma 1, lett. c), c.p.p. e modificato dalla l. 16 aprile 2015 n. 47, deve considerarsi rispettato se il giudice, per ciascuna contestazione e posizione, svolga un effettivo vaglio […]

Nei reati perseguibili a querela la sussistenza della volontà di punizione da parte della persona offesa non richiede formule particolari (Cass. Pen. Sez. II, 25 giugno-5 luglio 2024, n. 26506)

Nei reati perseguibili a querela, la manifestazione della volontà di perseguire il reato daparte della persona offesa non necessita di formule specifiche e, quindi, può esserericonosciuta implicitamente dal giudice anche in comportamenti che non esprimonoesplicitamente tale volontà. In situazioni di incertezza, tali atti devono comunque essereinterpretati considerando il principio del “favor querelae”.

Diniego di accesso ai programmi di giustizia riparativa, l’ordinanza di rigetto può essere impugnata unitamente alla sentenza nel solo caso di reati perseguibili a querela soggetta a remissione (Cass. Pen. Sez. III, 7 giugno-27 agosto 2024, n. 33152)

L’ordinanza di rigetto della richiesta di accesso ai programmi di giustizia riparativa puòessere impugnata unitamente alla sentenza nel solo caso di reati perseguibili a querelasoggetta a remissione. Solo in questo caso, infatti, il giudice può disporre la sospensione delprocesso ex art. 129 bis c.p.p., per consentire Io svolgimento dei programmi di giustiziariparativa.

La temporanea assenza dell’imputato o la difficoltà nell’individuare il domicilio dichiarato o eletto legittimano la notifica mediante consegna al difensore (Cass. Pen. Sez. II, 19 marzo-17 aprile 2024, n. 16066)

L’impossibilità di notificare al domicilio dichiarato o eletto che autorizza l’esecuzione pressoil difensore, secondo l’art. 161, comma 4, c.p.p., include anche la mancanza temporaneadell’imputato al momento dell’accesso dell’ufficiale notificatore o la difficoltànell’individuare il luogo specifico, senza necessità di un’indagine sull’irreperibilitàdell’imputato. Tale indagine sarebbe invece richiesta qualora la notifica non potesse essereeffettuata secondo quanto previsto dall’art. […]