Integra violenza sessuale la condotta del docente consistente nel palpeggiamento dei glutei di una studentessa. Infatti, gli atti in concreto compiuti dall’imputato, hanno avuto, in ragione delle parti del corpo della vittima attinte, un’indubbia connotazione sessuale, da quest’ultima, peraltro, chiaramente percepita. D’altro canto, l’intrinseca natura degli atti, la rapidità con cui furono compiuti, la loro reiterazione, il contesto scolastico in cui si collocarono e la percezione della loro portata invasiva avuta dalla vittima portano a escludere, sul piano logico, che li si possa ritenere espressione di un modus agendi informale, finalizzato all’instaurazione di un rapporto amicale e paritario con gli allievi.
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